Valutazione Rischio
Esplosione

L’elaborazione e redazione documento di valutazione del rischio di esplosione (ATEX) è previsto secondo l’articolo 288 d. lgs. 81/08, modificato dal d. lgs. 106/09, come espone la Direttiva Europea 92/CE, relativa a tutte le prescrizioni minime che hanno lo scopo di migliorare la tutela della sicurezza e/o della salute dei lavoratori esposti a rischio di atmosfere esplosive.

Cos’è un’atmosfera esplosiva?

Un’atmosfera esplosiva è definita come una miscela di aria e sostanze infiammabili allo stato di gas, vapore, nebbia o polvere. La miscela, sottoposta a determinate condizioni atmosferiche, in seguito all’accezione o combustione, è in grado di propagarsi nell’insieme della miscela non combusta.
I tre elementi fondamentali sono: la presenza di aria (che funge da comburente), un gas/vapore/polvere (che agisce da combustibile) ed una sorgente d’innesco, quindi una qualsiasi scintilla involontaria o libera, punti incandescenti, elettrostatici, ionizzanti e/o elettrici.

Normativa ATEX: cosa regolamenta?

Gli allegati XLIX, L e LI del d. lgs. 81/08 classificano le aree a rischio di formazione di atmosfere esplosive e le prescrizioni minime d’applicare nella tutela dei lavoratori esposti a rischio ATEX, nonché la segnaletica di avvertimento sempre relativa al rischio.
Il datore di lavoro deve, quindi, valutare tutti i rischi specifici, tenendo conto particolarmente alle probabilità e alla possibile durata della presenza di atmosfere esplosive, e alla probabilità che i fondi d’accensione diventino attivi. Inoltre, deve assicurarsi delle caratteristiche di tutti gli impianti e delle possibili interazioni con prodotti infiammabili, e della possibile entità degli effetti prevedibili.
Ogni qual volta sono utilizzati prodotti infiammabili a temperature al di sopra di quella di infiammabilità, va eseguita la valutazione del rischio di formazione di atmosfere esplosive, con modalità e/o quantitativi che possono originare atmosfere esplosive.

Quali tipologie lavorative sono a rischio?

Le attività lavorative a rischio sono:

  • Industrie di legname, plastica, meccaniche, siderurgiche e farmaceutiche;
  • Industrie alimentari che prevedono l’utilizzo di polveri di cacao, caffè, farine, lattosio, zucchero e/o tè;
  • Industrie che utilizzano vernici e/o solventi a spruzzo;
  • Luoghi di stoccaggio di grandi quantitativi di sostanze infiammabili come depositi, magazzini, celle.
Quali sono i principi della prevenzione?

E’ sempre di fondamentale importanza conoscere e valutare la possibilità di formazioni di atmosfere esplosive in qualsiasi luogo di lavoro; durante la lavorazione è bene prevenire la formazione di atmosfere esplosive, cercando di evitare o al massimo limitare la possibilità d’innesco. Nel luogo di lavoro la classificazione dell’area è obbligatoria in quanto permette l’utilizzo di protezioni particolari nei luoghi soggetti; anche la segnalazione gioca un ruolo importante e dovrebbe essere sempre presente nelle area a possibile rischio ATEX. Le aree a rischio, inoltre, dovrebbero essere dotate di allarmi ottici e/o acustici, senza dimenticare di ottimizzare la ventilazione, naturale o forzata, cercando sempre di limitare le possibili esplosioni attuando le misure di protezione.

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