Formazione
Finanziata
Come accade da tempo, le aziende italiane hanno la possibilità di richiedere per la propria impresa una serie di corsi di formazione finanziata, tale da poter migliorare efficacia, efficienza e qualità dei servizi prestati. Fondamentale per la crescita aziendale, attraverso la formazione è possibile raggiungere nuovi obiettivi a breve o lungo termine.
Dedicata a tutte le aziende che ne fanno richiesta, qualsiasi sia il settore di riferimento, la formazione finanziata è prevista secondo la legge 388 del 2000: tale normativa destina lo 0,30% dei contributi versati all’INPS ai fondi paritetici interprofessionali, ossia le risorse messe a disposizione delle imprese, gestiti da enti autorizzati. E’ possibile aderire volontariamente e gratuitamente ad un solo fondo interprofessionale per azienda, anche per settori diversi di quello di appartenenza. La durata è pari a 12 mesi ed è revocabile. Attraverso i fondi paritetici interprofessionali sono finanziati i piani formativi in azienda e nel territorio, ma anche piani formativi individuali o attività propedeutiche e connesse alle iniziative formative.
Quale normativa disciplina la formazione finanziata?
La legge 236/93, art.9, comma 5, istituisce il Fondo Unico per la Formazione Professionale, disciplinandone il finanziamento a favore di lavoratori dipendenti o appartenenti a categorie specifiche. Questa legge consente alle aziende di richiedere i contributi per attività formative, permettendo anche il finanziamento di piani straordinari di intervento ai sensi della legge 2/09, come i voucher individuali a favore dei giovani disoccupati, oppure l’uso di risorse anche per interventi a favore di lavoratori colpiti dalla crisi.
Quale normativa disciplina la formazione finanziata?
La legge 236/93, art.9, comma 5, istituisce il Fondo Unico per la Formazione Professionale, disciplinandone il finanziamento a favore di lavoratori dipendenti o appartenenti a categorie specifiche. Questa legge consente alle aziende di richiedere i contributi per attività formative, permettendo anche il finanziamento di piani straordinari di intervento ai sensi della legge 2/09, come i voucher individuali a favore dei giovani disoccupati, oppure l’uso di risorse anche per interventi a favore di lavoratori colpiti dalla crisi.
Come si aderisce ad un fondo interprofessionale?
Come specificato nella circolare dell’INPS n. 71 del 2 aprile 2003, l’adesione è volontaria: avviene tramite il modello di denuncia contributiva DM10/2I, in cui bisogna indicare il fondo scelto ed il codice d’appartenenza, il numero di dipendenti dell’azienda per cui sono versati i contributi obbligatori per la disoccupazione involontaria. Nel caso in cui si volesse revocare l’adesione, bisogna utilizzare sempre lo stesso modello.
Come si aderisce ad un fondo interprofessionale?
Come specificato nella circolare dell’INPS n. 71 del 2 aprile 2003, l’adesione è volontaria: avviene tramite il modello di denuncia contributiva DM10/2I, in cui bisogna indicare il fondo scelto ed il codice d’appartenenza, il numero di dipendenti dell’azienda per cui sono versati i contributi obbligatori per la disoccupazione involontaria. Nel caso in cui si volesse revocare l’adesione, bisogna utilizzare sempre lo stesso modello.
Come funzionano i fondi?
Ogni fondo opera in maniera indipendente, alcuni si muovono pubblicando bandi periodici dove le aziende possono presentare un progetto di piano formativo. Altri fondi, invece, prevedono l’accantonamento di parte del capitale tramite un conto, a disposizione dell’azienda, che può utilizzarlo come meglio ritiene (in tal caso si parlerà di conto formazione).
Cos'è il piano formativo?
Prevede una serie di azioni formative dedicate ai dipendenti, che può comprendere uno o più oggetti specifici per corsi e azioni connesse. Spetta al fondo approvare il piano, verificandone gli indicatori di realizzazione e di spesa, con un rendiconto finanziario dettagliato ad ogni termine d’attività.
Ogni fondo mette a disposizione un budget che contribuirà ad una crescita economica dell’impresa. favorendo la formazione e la crescita delle risorse, con un miglioramento delle prestazioni dell’azienda.
Le aziende possono anche decidere se aggregare i propri versamenti per coprire i costi previsti dai piani formativi, concorrendo alla copertura dei costi previsti. La formazione finanziata in azienda permette di svolgere i corsi direttamente in sede, integrando e personalizzando ogni lezione in base alle necessità formative.
Come funzionano i fondi?
Ogni fondo opera in maniera indipendente, alcuni si muovono pubblicando bandi periodici dove le aziende possono presentare un progetto di piano formativo. Altri fondi, invece, prevedono l’accantonamento di parte del capitale tramite un conto, a disposizione dell’azienda, che può utilizzarlo come meglio ritiene (in tal caso si parlerà di conto formazione).
Cos'è il piano formativo?
Prevede una serie di azioni formative dedicate ai dipendenti, che può comprendere uno o più oggetti specifici per corsi e azioni connesse. Spetta al fondo approvare il piano, verificandone gli indicatori di realizzazione e di spesa, con un rendiconto finanziario dettagliato ad ogni termine d’attività.
Ogni fondo mette a disposizione un budget che contribuirà ad una crescita economica dell’impresa. favorendo la formazione e la crescita delle risorse, con un miglioramento delle prestazioni dell’azienda.
Le aziende possono anche decidere se aggregare i propri versamenti per coprire i costi previsti dai piani formativi, concorrendo alla copertura dei costi previsti. La formazione finanziata in azienda permette di svolgere i corsi direttamente in sede, integrando e personalizzando ogni lezione in base alle necessità formative.