Rischio
Vibrazioni

Lo scopo ed il campo di applicazione della procedura di valutazione delle vibrazioni sono il fulcro principale intorno al quale ruota l’articolo 202 del d. lgs. 81/2008, che prescrive la sottoposizione dei datori di lavoro all’obbligo di valutare in forma ufficiale i rischi implicati dall’esposizione dei dipendenti a vibrazioni. Nel caso in cui fossero disponibili presso produttori e fornitori degli strumentiimpiegati i dati di esposizione ufficiali, è possibile rifarsi a questi ultimi per comunicare una stima ufficiale della mole delle vibrazioni senza effettuare dei rilievi diretti; nel caso contrario, sarà necessario svolgere appositi test atti alla verifica e alla quantificazione del livello di esposizione a vibrazioni meccaniche alle quali i lavoratori sono sottoposti.
La normativa impone che la valutazione venga programmata periodicamente e che sia svolta da personale competente in grado di definire i valori di esposizione anche in relazione ai livelli di azione e alle soglie massime prescritte dalla legge vigente.

Generalmente, si stima che arrechi danni alla salute un’esposizione a vibrazioni quantificabile in una misura superiore al seguente valore:

A(8) = 1 m/s2

La precisa identificazione del rischio connesso all’impiego di strumenti e dispositivi in grado di produrre vibrazioni è parte integrante del documento. La caratterizzazione del rischio e la definizione delle misure da osservare per il contenimento o l’annullamento dei pericoli per la salute rappresentano elementi altrettanto importanti per la formulazione della valutazione.

Quali sono gli effetti delle vibrazioni sul corpo?

A lungo andare, l’esposizione a forti sollecitazioni causate dalle vibrazioni prodotte da macchinari e dispositivi da impiegarsi sul luogo di lavoro determina la comparsa di disturbi di vario genere in grado di intaccare la corretta funzionalità di ossa e muscoli. Nei casi più gravi, inoltre, le vibrazioni possono essere la causa di problemi articolari e nervosi e di difficoltà anche croniche di movimento.

Quali sono i criteri di valutazione del rischio?

La direttiva dell’Unione Europea sugli agenti fisici è la 2002/44/CE del 25 giugno 2002. La norma impone le metodiche con le quali è possibile procedere all’individuazione e alla valutazione dei rischi causati dalle vibrazioni, con riferimento al sistema mano-braccio e al corpo intero. La legge indica inoltre la necessità di indicare le misure di tutela e prevenzione, ribadendo pertanto quanto contenuto dal d. lgs. 692/94.

Quali sono i criteri di valutazione del rischio?

Provvedere allo svolgimento di periodici controlli sanitari è una misura fondamentale per l’osservazione continua degli effetti che l’esposizione giornaliera a vibrazioni comporta sul fisico dei lavoratori. I controlli sono obbligatori per tutti i professionisti esposti a valori superiori a 0,5 m/s2. Al medico curante spetta l’obbligo di curare la sorveglianza sanitaria del paziente, soprattutto in situazioni nelle quali quest’ultimo risultasse esposto anche ad altri co-fattori di rischio.

Spetta infine al datore di lavoro la fornitura di tutti i sistemi di protezione individuale in grado di attenuare o, se possibile, di eliminare, gli effetti nocivi dovuti alle vibrazioni.

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