Modalità operative e attività di coordinamento rivolte ad amministrazioni pubbliche per la gestione e regolamentazione dell’emergenza territoriale.

In questo momento di emergenza mondiale la coscienza civica e l’etica dei comportamenti hanno un ruolo predominante per l’adozione di comportamenti sicuri e responsabili. A tal proposito presentiamo un modello procedurale speranzosi che questa particolare situazione sia arginata a breve.

  • Requisiti generali e specifici in materia di igiene;
  • Analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo e conferma del sistema HACCP come strumento di analisi e controllo delle condizioni di igiene e sicurezza delle produzioni alimentari;
  • La promozione dell’elaborazione e la divulgazione di manuali di buona prassi igienica comunitari e nazionali;
  • La consultazione per un parere dell’autorità europea per la sicurezza alimentare, nel caso l’applicazione del regolamento abbia impatto significativo sulla salute pubblica.
1. Modalità di elaborazione del manuale procedurale

Lo scopo che si prefigge il procedurale è quello di definire una strategia preventiva e di stabilire alcune modalità operative da mettere in campo sin da subito.

Ad oggi la situazione è la seguente

Ministeri hanno emanato tutte le direttive possibili per contenere e gestire il contagio (si vedano le precedenti pubblicazioni in Gazzetta Ufficiale), che sono state recepite e adottate dalle Regioni, fino ad arrivare ai nostri piccoli comuni.

Le disposizioni sono state trasmesse tramite tutti i canali possibili, eppure ci ritroviamo ancora a fronteggiare la forte resistenza culturale all’applicazione di semplici regole, comportamenti questi che hanno provocato una massiccia espansione del Covid-19 Coronavirus. L’aspetto allarmante e drammatico è che purtroppo non si ha conoscenza del momento in cui l’espansione cesserà, visti i comportamenti negligenti.

Perché la popolazione non recepisce la gravità del pericolo?

È semplice: le persone hanno paura e cercano in ogni modo di contrastare la realtà.

Come possiamo ottenere risultati efficienti?

Partiamo dall’analisi della citazione di Confucio “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Ciò vuol dire che è necessario dare il giusto esempio, scendere in campo a coordinare la popolazione attraverso la formazione.

Come?

Attraverso l’uso del sistema “chi lo seziona lo vince“.

2. Chi lo seziona lo vince: il metodo illustrato

Si tratta di un concetto molto semplice, alla base della normativa antincendio e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Come funziona?

Dividiamo il nostro territorio in fette o meglio, sezioniamo il Comune in modo da poterle gestire singolarmente.

Come si seziona?

Il territorio è già sezionato nella realtà: piazze, contrade, frazioni, borghi ne sono un esempio. L’obiettivo è proprio quello di cartografare e individuare le aree territoriali, in modo da poterle gestire singolarmente.

Come avere il controllo?

È necessario rispettare una procedura di coordinamento con semplici modalità operative, ad esempio attraverso una turnazione cronologica tra le frazioni che imponga orari e negozi dove andare a fare la spesa o la farmacia in servizio.

Chi li coordina?

Saranno i volontari residenti nell’area, attraverso un sistema di gestione e controllo come potrebbe essere un gruppo Whatsapp, ad esempio.

3. Individuazione delle attività da coordinare

Ad oggi, il decreto emanato dal Consiglio dei Ministridel 9 marzo 2020 ci indica con chiara evidenza quali sono le attività per cui è possibile spostarsi autonomamente:

  • Comprovate esigenze lavorative;
  • Questioni di salute;
  • Situazioni di necessità.

L’interpretazione dei singoli punti è affidata ai cittadini, che dovranno individuare le proprie esigenze e valutarle sulla base delle indicazioni riferite dal Presidente del Consiglio. Tra queste, valutiamo ora il caso più comune: comprare beni di prima necessità.

Come facciamo?

Rispettando una procedura di coordinamento con semplici modalità operative, con una turnazione cronologica tra le frazioni che imponga orari e negozi per andare a fare la spesa o la farmacia in servizio.

Perché adottare queste procedure?

Per evitare quanto più possibile l’aggregazione di persone in luoghi di frequentazione pubblica.

4. Manuale procedurale: pianificazione dell’intervento

Di seguito illustriamo fasi e pianificazione di intervento del manuale procedurale.

5. Organizzazione delle attività commerciali

Sono in piena diffusione tutte le misure di contenimento all’interno delle attività commerciali come, ad esempio, distanze, distributori di amuchina, applicate con diligenza. Il vero problema resta la gestione di un accesso contingentato, infatti la maggior parte delle aggregazioni avviene costantemente fuori dai locali, in corrispondenza degli accessi alle attività, sui piazzali privati delle attività e/o su strade pubbliche.

Come risolvere questa problematica?

Per tutti i trasporti su gomma, ad oggi, è stata data chiara indicazione di far restare l’autista all’interno della cabina, incolonnarsi al seguito verso le banchine e restarci per tutto il tempo delle operazioni di carico/scarico eseguite dal personale di terra. Bene, la procedura è già funzionale e ha ritrovato un piacevole compromesso nella categoria, certo ha bisogno di qualche modifica per il nostro caso particolare.

Dunque, se il principio del serpentone funziona, perché non applicarlo?

Basterebbe semplicemente avere un volontario/referente per ogni attività, che in prossimità dell’ingresso vada a regolare il flusso dell’utenza in entrata, in funzione dell’uscita. Il referente dà il via alla macchina prima della fila, che avrà modo di parcheggiare, scendere, fare ingresso nell’attività, per poi farne uscita, caricare la spesa in auto e così via.

Ciò permetterà di controllare l’affollamento massimo consentito per ogni locale, senza avere nessun tipo di contatto diretto con la clientela.

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