Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Decreto del Consiglio dei Ministri (Dpcm) sulle misure per il contenimento dell’emergenza Covid-19, che saranno in vigore dal 19 ottobre al 13 novembre.

Ristorazione

Bar, ristoranti, pub, gelaterie e  pasticcerie potranno essere aperte dalle ore 5:00 alle 24:00. A partire dalle ore 18:00 sarà obbligatoria la consumazione al tavolo, dove non potranno esserci più di 6 commensali. Inoltre, è necessaria l’affissione all’esterno di cartelli che indichino la capienza massima del locale. Nessuna restrizione è invece prevista per il food delivery e per ristoranti all’interno degli ospedali, aeroporti ed autostrade.

Scuole e università

Continua regolarmente anche l’attività scolastica. Per evitare assembramenti, entrate scaglionate e possibili turni pomeridiani sono le misure da adottare per le scuole secondarie di secondo grado. Secondo il nuovo DPCM, è consentito lo svolgimento della didattica a distanza solo in situazioni critiche. Le università invece dovranno essere in grado di adattarsi in base all’andamento del quadro epidemiologico, prevedendo la possibilità di didattica a distanza in caso di necessità.

Tuttavia, il Ministro dell’Istruzione Azzolina si dichiara contraria a tali disposizioni poiché La scuola in presenza è fondamentale per dai più piccoli all’ultimo anno del secondo grado”.

Palestre

Dopo averne ipotizzato la chiusura, le palestre e le piscine rimarranno aperte, ma avranno a disposizione una settimana per adeguarsi alle misure anti-contagio vigenti.

Manifestazioni sportive, convegni e sagre

Il nuovo DPCM prevede la sospensione delle competizioni delle attività sportive a livello dillettantistico, mentre continuano le competizioni a livello professionale.

L’attività sportiva all’aperto rimane consentita nel rispetto delle normative vigenti (distanza di almeno due metri).

Il divieto è invece esteso a sagre e fiere locali, ad esclusione di eventi nazionali e internazionali. Anche i convegni sono sospesi.

Situazioni di assembramento

“I sindaci dispongono la chiusura al pubblico, dopo le 21, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”.

Rimane il divieto per le persone di sostare davanti ai locali pubblici. Sarà «il prefetto territorialmente competente ad assicurare l’esecuzione delle misure avvalendosi delle Forze di polizia e delle Forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali, dandone comunicazione al Presidente della Regione e della Provincia autonoma interessata».

Rimangono le multe da 400 a 1.000 euro per chi non rispetta i divieti. Per i locali pubblici saranno intensificati i controlli con il rischio chiusura se non vengono seguiti i protocolli.

  • Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto;
  • Le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone, fermo il rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti;
  • Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di evitare feste, nonché di evitare di ricevere persone non conviventi di numero superiore a sei;
  • I sindaci possono disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
Lo smartworking

Durante la conferenza, il Presidente Conte ha inoltre incoraggiato congedi retribuiti e  lo svolgimento di attività lavorative in smartworking.

Per questa modalità di lavoro a distanza, è importante mantenere ad esempio la giusta posizione al PC ed un’adeguata illuminazione dell’ambiente.

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