Nelle aziende ci sono vari piani di sicurezza per le misure da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato, come previsto dal d. lgs. 9 aprile 2008, n. 81

In questo articolo definiremo le linee guida generali, le disposizioni organizzative, le procedure di coordinamento e i singoli compiti da mettere in atto al manifestarsi della situazione di emergenza.

Cos'è il Piano di Emergenza ed Evacuazione aziendale (PEE)?

È un documento che individua l’insieme delle operazioni da mettere in essere, allo scopo di ridurre al minimo l’esposizione ai rischi connessi all’attività lavorativa o a situazioni di eventi eccezionali.
Il PEE viene redatto dal datore di lavoro, in collaborazione con il RSPP e gli addetti alle emergenze.

La normativa sulla sicurezza obbliga la presenza di piani antincendio, piani di evacuazione ed alcune aziende sono dotate anche di adeguati e completi piani di sicurezza da ogni tipo di evento eccezionale, che non possono essere direttamente controllabili e che comportano danni alle persone e/o alla azienda (incendi, guasti agli impianti elettrici con black-out e blocco degli ascensori, allagamenti che possono comportare l’inagibilità dei locali, …).

L’obiettivo del PEE comprende tre aspetti fondamentali con un approccio globale: 

  • La strategia (definizione dei compiti);
  • La tattica (modalità con cui i compiti verranno svolti);
  • La logistica (strumenti necessari a svolgere i compiti).

L’emergenza nell’ambito lavorativo-aziendale viene vissuta in maniera completamente diversa rispetto ad altre realtà, perché il lavoratore ha una conoscenza approfondita del proprio ambiente di lavoro, ma relativa dell’insieme aziendale, non avendo dimestichezza spesso della localizzazione delle varie vie di uscita, a seconda del luogo dove si trova.

Organigramma della gestione

Il PEE identifica le persone incaricate a gestire e sovrintendere l’attuazione delle procedure previste, soggetti che richiedono il possesso di requisiti fondamentali, professionali e comunicativi, per un corretto ed efficiente coordinamento nell’emergenza.
La necessità di uno schema di flusso per la gestione dell’evento, identificando in modo chiaro i ruoli nella catena di comando, i compiti assegnati ad ogni lavoratore incaricato delle sue responsabilità nell’ emergenza e la gerarchia che esiste tra i vari incaricati, identifica con estrema precisione il percorso che va dall’origine degli ordini, fino ai loro destinatari, affrontando in modo più efficace e risolutivo lo stato di crisi.

Capi Squadra di Emergenza (CSE)

CSE sono nominati dalla Direzione per coordinare le operazioni attive di emergenza.

Viene immediatamente avvisato dal personale dell’unità operativa in cui si verifica l’evento e tramite il centralino   egli provvede   ad allertare   gli   addetti   alla   Squadra   d’Emergenza  Interna (SEI).

Il CSE assume   immediatamente   la direzione e coordinamento delle operazioni di emergenza di tipo 2 e tipo 3, attenendosi in via di massima alle procedure operative per quel tipo di emergenza.

Se   per   un   motivo   qualsiasi   il   CSE   dell’unità   operativa   non può intervenire   il   personale   che   opera   nell’unità   operativa   in cui   si è verificata l’emergenza richiede al centralino l’intervento della SEI.

In assenza del CSE la funzione viene assunta dall’addetto della SEI più anziano presente, ove si è verificata l’emergenza. Il Centralino, informato dell’emergenza, accerta, comunicando col caposala o altro responsabile del reparto o ufficio, che sul luogo delle operazioni si sia recato il CSE, il quale:

  • Si porta immediatamente sul luogo dell’emergenza;
  • Richiede al Centralino, se necessario, l’apporto di uomini della SEI ed attrezzature;
  • Assume la direzione operativa delle operazioni;
  • Consulta le relative procedure e decide particolari strategie di intervento;
  • In caso di emergenza verificatasi in assenza del RSPP, e senza possibilità di rintracciarlo, richiede l’intervento dei soccorsi;
  • Organizza i soccorsi alle persone infortunate;
  • Comunica al RSPP l’evoluzione dell’evento incidentale;
  • Dispone, se opportuno, l’interruzione Del funzionamento di macchinari di termoventilazione;
  • Dispone, se opportuno, il blocco di ascensori ed altri automatismi.

In assenza del RSPP, il CSE assume provvedimenti quali:

  • Potenziamento squadra di emergenza operativa, richiamando una quantità di componenti della squadra di emergenza interna secondo le esigenze;
  • Di concerto con il responsabile di reparto o ufficio;
  • Può far variare il grado dell’emergenza fino a indire l’evacuazione;
  • Può, in via cautelativa, fare sospendere il funzionamento di impianti e considerare inagibili specifici locali;
  • Pone fine allo stato di emergenza.

Di concerto con il responsabile di reparto o ufficio, determina il ripristino delle operazioni normali.

Squadra di Emergenza Interna (SEI)

Durante le situazioni di emergenza gli Addetti al servizio di antincendio intervengono direttamente ed immediatamente sul luogo ove è avvenuto l’evento, rapportandosi con il coordinatore delle procedure di emergenza e di esodo o con il suo sostituto adottando le seguenti procedure:

  • Collaborare con gli altri addetti facenti parte del servizio prevenzione e protezione;
  • Conoscere il posizionamento ed il funzionamento dei presidi antincendio;
  • In caso di emergenza incendio, valutare l’entità e la tipologia dell’incendio, cercare di spegnere il principio d’incendio.

Con i mezzi a disposizione più idonei alla situazione (tipo di estintore e manichette) se è possibile, oppure se il principio di incendio è tale da non poter essere immediatamente spento o sussistono motivi di pericolo per le persone, comunicarlo immediatamente al responsabile dell’emergenza o al suo sostituto perché venga attivato il piano di evacuazione totale o parziale della struttura e/o dei luoghi adiacenti.

Addetti al servizio evacuazione

I componenti della SEI alla rilevazione, segnalazione, o avviso di emergenza nel piano o nel reparto di appartenenza, dopo aver accertato natura ed entità dell’evento:

  • Forniscono disposizioni per la corretta diramazione dell’allarme;
  • Richiedono l’immediata partecipazione dell’altro personale di squadra presente al piano;
  • Procedono al salvataggio di persone in immediato pericolo;
  • Procedono al recupero di materiale che può rimanere danneggiato;
  • Agiscono autonomamente al controllo diretto dell’emergenza, sia per far cessare le condizioni di pericolo che per limitare il danno conseguente, utilizzando attrezzature e materiali previsti dalle procedure di immediata disponibilità (estintori, idranti), nonché quelli di successivo apporto (presidi antincendio);
  • Ricevuto l’ordine di evacuazione di disporre l’evacuazione parziale o totale dello stabile o dei luoghi adiacenti ove si è verificato l’evento;
  • Favoriscono il deflusso ordinato;
  • Verificano la percorribilità dei percorsi d’esodo;
  • Guidano le persone verso il punto di raccolta individuato nel piano;
  • In caso di emergenza interrompono l’erogazione dell’energia elettrica;
  • Si mettono a disposizione del RSPP e del CSE;
  • Pongono eventuali feriti in condizioni di ricevere i primi soccorsi.

I componenti della Squadra di Emergenza Interna richiamati dall’avviso di allarme per eventi verificatisi in piano diverso da quello in cui prestano servizio, attendono disposizioni dal CSE, o facente funzioni, per eventuale intervento.

Personale del reparto o ufficio

Tutti   i dipendenti   dell’azienda, non facenti   parte   della squadra   di emergenza, sono   tenuti   a dare   immediato   allarme   all’instaurarsi   di situazioni di emergenza nel reparto o ufficio di appartenenza, avvertendo gli addetti alla SEI, il CSE, e il centralino.

Il dipendente dell’azienda previene i sinistri adottando comportamenti responsabili, in particolare:

  • Segnala le emergenze al Responsabile di Reparto o Ufficio, alla SE e al centralino;
  • In presenza di corto circuito, se competente ed in condizioni di sicurezza, aziona l’interruttore elettrico di zona per togliere corrente;
  • Non intralcia curiosando le operazioni attive di emergenza;
  • Si attiene alle disposizioni del responsabile;
  • Si adopera per mettere in sicurezza gli impianti, per aiutare nell’opera di recupero e di salvataggio;
  • Collabora con la SE per dare indicazioni e suggerimenti se determinanti ai fini dell’intervento;
  • Sospende il lavoro ordinario, se non urgente, mettendo macchinari ed attrezzature impiegate in sicurezza, rimuovendole dal corridoio e dalle vie di esodo;
  • Interrompe ogni comunicazione telefonica e, se richiesto, presidia il punto telefono, agendo come operatore per l’emergenza;
  • Allontana visitatori estranei e terzi, indicandogli il percorso da seguire;
  • Non utilizza ascensori o altri automatismi e impedisce al pubblico o altri terzi di impiegarli;
  • Accerta che siano chiusi rubinetti di acqua, gas, e che non vi siano fiamme libere;
  • Se comandato, presidia stanze di degenza o altri punti strategici del reparto o ufficio interessato dall’emergenza, ponendosi sul corridoio antistante la porta;
  • Da notizia, in occasione di un eventuale appello sul numero dei presenti e sulla dislocazione di altro personale;
  • In caso di evacuazione ha compiti di supporto all’evacuazione per il trasporto dei degenti, oppure, se non c’è tale necessità, si dirige verso le vie di esodo prestabilire portando si ordinatamente in luogo sicuro;
  • In caso di evacuazione, se non è preposto ad altri compiti, trae in salvo;
  • Materiale e documenti di rilevante importanza su indicazione del responsabile del reparto o ufficio.

Il personale di reparto non addetto all’incendio dovrà assicurarsi che tutte le uscite siano perfettamente aperte, ad esclusione delle porte tagliafuoco che dovranno rimanere chiuse ma non bloccate.

Personale di imprese esterne e visitatori

Le imprese esterne prima di accedere in azienda debbono segnalare l’elenco nominativo dei lavoratori con il nome e cognome del lavoratore designato quale Responsabile Esterno per le Emergenze (REE).

Il REE riceve copia controllata della presente procedura e si impegna ad attenersi   alle   disposizioni in essa contenute assumendo   il ruolo di componente aggregato della squadra di emergenza dell’edificio.

Il REE ha il compito di istruire il restante personale della ditta esterna circa le procedure da seguire in caso di emergenza. I lavoratori della ditta esterna durante il periodo in cui rimangono all’interno dei locali dell’azienda sono assimilati, agli effetti delle situazioni di emergenza, agli altri lavoratori dipendenti dell’azienda ospitante.

Il personale delle imprese esterne ed i visitatori devono:

  • Segnalano situazioni di pericolo al responsabile delle emergenze. Se non è contattabile devono comunque segnalare la situazione ad un componente della squadra per la gestione dell’emergenza;
  • Si attengono alle istruzioni fornite dal responsabile delle emergenze o dai componenti le squadre per la gestione dell’emergenza;
  • Effettuano l’evacuazione nel rispetto delle indicazioni contenute nel presente piano, utilizzando le vie d’esodo previste ed eseguendo con ordine e disciplina le disposizioni impartite dal personale incaricato della gestione dell’emergenza;
  • Si recano nell’area esterna all’edificio individuata come punto di raccolta (spazio antistante l’ingresso principale della struttura) mantenendo un comportamento disciplinato ed ordinato, segnalando al personale della squadra per la gestione dell’emergenza o al responsabile del punto di raccolta eventuali assenze riscontrate tra i colleghi, collaboratori, ecc. per agevolare il controllo delle presenze.

Inoltre:

il personale che al momento della segnalazione dell’emergenza fosse in compagnia di persone esterne e /o prestatori d’opera occasionalmente presenti nell’azienda, deve attivarsi per aiutare questi ultimi a comportarsi secondo quanto previsto dal presente piano per l’emergenza in atto;

il personale dipendente e gli eventuali prestatori d’opera abituali devono astenersi, se non in caso di assoluta necessità e nell’impossibilità di attuare le precedenti indicazioni, dal compiere atti che possono pregiudicare la sicurezza propria od altrui, con particolare (ma non esclusivo) riferimento all’uso di mezzi e/o impianti antincendio.

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