Il cantiere stradale è il luogo in cui si effettuano lavori di vario tipo (lavori di ripristino del manto stradale, manutenzione o rifacimento della segnaletica, scavi, manutenzione dell’illuminazione pubblica, lavori di pulizia, potatura piante/taglio dell’erba, ecc… ) su aree destinate alla circolazione o alla sosta di veicoli e al transito di pedoni.

All’interno di questo articolo spiegheremo come installare correttamente la segnaletica per mettere in sicurezza lavoratori e passanti.

Valutazione rischi del cantiere stradale

Come per ogni luogo di lavoro, anche nei cantieri stradali si presentano una molteplicità e variabilità di rischi sia per chi ci lavora, sia per coloro che vengono in qualche modo a contatto con l’area dei lavori.

La conoscenza dei rischi, la prevenzione, l’informazione e la formazione sono elementi fondamentali per far si che si riduca concretamente il fenomeno infortunistico.

Nella valutazione dei rischi del cantiere stradale il datore di lavoro deve prendere in esame i seguenti rischi per la sicurezza:

  • Dei lavoratori impegnati nel cantiere, sia negli aspetti specifici delle lavorazioni che per l’interferenza del traffico veicolare;
  • Delle persone e dei veicoli che transitano nei pressi del cantiere stradale.

Inoltre bisogna tener conto anche dell’interferenza tra cantiere di lavoro e la strada di transito, pertanto sono da valutare i rischi:

  • Di investimento dei lavoratori che prestano l’attività lavorativa nel cantiere o nelle vicinanze;
  • Di investimento di persone estranee al cantiere (es. pedoni residenti, passanti, clienti di esercizi pubblici, ecc.) e la collisione con i veicoli in transito, da parte delle macchine operatrici;
  • Di investimento di persone e/o veicoli provenienti da accessi laterali alla zona di lavoro (es. proprietà private, parcheggi, ecc.);
  • Di proiezione o caduta di materiale dall’alto durante particolari fasi lavorative;
  • Di caduta all’interno dello scavo presente ai margini del cantiere.

Poiché, come è facile intuire, le situazioni di potenziale pericolo sono davvero molte, diventa necessario gestirle in modo corretto, efficace e il più possibile uniforme.

Classificazione della tipologia di cantiere

Per semplificare la classificazione delle diverse casistiche, vengono individuate le seguenti tipologie di cantiere stradale:

  • Cantieri di durata non superiore a 2 giorni (utilizzo di segnali mobili);
  • Cantieri di durata tra 2 e 7 giorni (utilizzo di segnali parzialmente fissi);
  • Cantieri di durata oltre i 7 giorni (utilizzo di segnali fissi e segnaletica orizzontale di colore giallo);
  • Cantieri fissi (non subiscono alcuno spostamento per minimo mezza giornata e prevedono l’utilizzo di segnaletica di avvicinamento, di posizione e di fine prescrizione);
  • Cantieri mobili (utilizzo di un segnale mobile di preavviso e uno mobile di protezione, che si spostano in modo coordinato all’avanzamento dei lavori, e di coni/paletti che delimitano la zona lavoro).

La normativa sui cantieri stradali delinea un quadro abbastanza complesso, principalmente per il fatto che vanno integrate le disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro con quelle relative al Codice della Strada.

Di fatto prima della installazione del cantiere, vanno valutate:

  • La tipologia di strada, la funzione territoriale assegnata;
  • Il tipo di traffico;
  • Le possibili interazioni (o gli eventuali conflitti) tra le diverse componenti del traffico ammesso (es. mezzi pubblici e/o privati, residenti, pedoni, esercizi commerciali);
  • Le interferenze con la viabilità esistente e con l’ambiente attraversato, con particolare riferimento agli insediamenti ed alle attività presenti o programmate nelle aree ad accessibilità diretta.

Per ogni tipologia di intervento da effettuare, il datore di lavoro dovrà pianificare, non solo le misure di prevenzione e protezione adeguate, ma anche schemi e tavole che illustrino concretamente l’allestimento del cantiere.

I principali riferimenti normativi per quanto riguarda l’allestimento dei cantieri stradali:

  • Nuovo Codice della Strada (D.Lgs. n.285/1992 e s.m.i.) e relativo Regolamento di esecuzione ed attuazione (D.P.R. n.495/1992 e s.m.i.);
  • Direttiva del 24 ottobre 2000 n.6688 “sulla corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della Strada in materia di segnaletica e criteri per l’installazione e la manutenzione”;
  • D.M. del 10 luglio 2002, “Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo”;
  • D.M. del 12 dicembre 2011 n.420, “Misure di sicurezza temporanea da applicare a tratti interessati da lavori stradali” (art. 6 del D.Lgs. n.35/2011);
  • Direttiva protocollo n.4867 del 5 Agosto 2013, “Istruzioni e linee guida per la fornitura e posa in opera di segnaletica stradale”;
  • Decreto Interministeriale del 4 marzo 2013, “Criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare”.

In particolare l’art. 21 del Nuovo Codice della Strada (d. lgs. 285 del 30.04.1992) stabilisce le norme relative alle modalità e ai mezzi per la delimitazione e la segnalazione dei cantieri, alla realizzazione della visibilità sia di giorno che di notte del personale addetto ai lavori, agli accorgimenti necessari per la regolazione del traffico, nonché le modalità di svolgimento dei lavori nei cantieri stradali.

Segnalamento temporaneo dei cantieri stradali

L’allestimento di un cantiere stradale non può prescindere dal corretto posizionamento della segnaletica, sia per quanto riguarda i cantieri fissi che mobili.

Per fare in modo che il segnalamento temporaneo sia efficace occorre che la segnaletica sia uniforme su tutto il territorio, in modo da informare al meglio gli utenti, guidarli e convincerli a “tenere un comportamento adeguato a una situazione non abituale”.

Il segnalamento temporaneo deve informare, guidare e convincere gli utenti; di fatto i principi di riferimento sono 4:

  • Adattamento alla situazione (tendendo conto delle caratteristiche della strada, del traffico, delle condizioni metereologiche, ecc..; in base a strada, traffico, condizioni meteorologiche, ecc);
  • Coerenza (segnali temporanei o permanenti non in contrasto tra loro, eventualmente si provvederà ad oscurare provvisoriamente o rimuovere i segnali permanenti);
  • Credibilità (informare l’utente in merito alla situazione reale);
  • Visibilità e leggibilità (sia di giorno che di notte).

Altro aspetto importante da evidenziare è che la segnaletica nei cantieri stradali deve avere le stesse dimensioni di quella permanente e utilizzare adeguati supporti e sostegni, in modo da assicurare stabilità ma non eccessiva rigidità (sono vietati zavorramenti quali pietre, cerchioni di ruota, ecc).

Tipologia di segnaletica

Di seguito le principali tipologie di segnaletica utilizzata per cantieri stradali temporanei:

  • Segnalamento del cantiere (segnali di pericolo, segnali di prescrizione – come il dare la precedenza, divieto di sorpasso o divieto di transito – e segnali di indicazione);
  • Delimitazione del cantiere (segnali complementari quali barriere, paletti di delimitazione, coni, delineatori, ecc);
  • Segnali luminosi (lanterne semaforiche, dispositivi a luce gialla, dispositivi luminosi a luce rossa);
  • segnali orizzontali (strisce longitudinali per indicare la separazione dei sensi di marcia, le corsie e i margini; strisce trasversali per indicare, ad esempio, il punto di arresto nei sensi unici alternati regolati dai semafori);
  • Sicurezza dei pedoni (corridoio o marciapiede temporaneo, opportunamente segnalato);
  • Segnalamento dei veicoli operativi e dei macchinari esposti al traffico;
  • Senso unico alternato (nei casi di restringimento di una carreggiata a doppio senso di marcia);
  • Limitazione di velocità.

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